sabato 7 marzo 2015

Scritti pornografici - Boris Vian

Vian scritti pornografici
E pensavo tutt'altra cosa.
Il testo dell'intervento alla conferenza "Nécéssité d'un érotisme littéraire", cinque poesie e il raccontino "Drencula" , questi sono gli scritti pornografici.
(complimenti alla casa editrice – gran titolo specchietto per le allodole – 9 euri un tascabile formato e spessore cartolina )
Ci si dovrebbe chiedere che cosa significhi pornografico.

Boris Vian afferma, nel testo della conferenza, che "non c'è una letteratura erotica".
In realtà le riflessioni su De Sade (non è letteratura erotica, ma neanche letteratura), sulla Bibbia come testo erotico, e in generale su quale funzione possa avere la letteratura erotica sono dichiarazioni a sostegno dell'imbecillità della censura.
"un buon rivoluzionario deve cedere all'entusiasmo solo quando è venuta l'ora x. Fino a quel momento, combattiamo il nemico con i mezzi maligni e perfidi di cui disponiamo e cerchiamo di mettere zizzania tra le sue file."
Del resto, come dargli torto quando afferma che "non c'è letteratura erotica se non nell'animo dell'erotomane?"
"...I problemi che riguardano l'utilità della letteratura erotica rinviano esattamente al problema dell'utilità di ogni letteratura...".
Dissacrazione, gioco, musica, libertà dell'invenzione linguistica e contenutistica, per Vian.

Chissà quanto Vian avrebbe apprezzato che questi suoi scritti venissero riuniti sotto il titolo "scritti pornografici".
Molto poco, credo. 
Erosdissacratori, più che altro.