sabato 29 giugno 2013

Il partito preso delle cose - Francis Ponge

Descrivere la matericità, la fisicità del mondo in una prospettiva che escluda il dato sentimentale, affettivo, filosofico, concettuale, per concentrarsi sulla "essenza" delle cose, e guardarle con occhi nuovi.
Ponge induce a osservare la materia e a percepire le "cose" in modo tale che il lettore-soggetto pensante, sia sospeso e messo a parte di fronte alla "evidenza" ontologica degli oggetti descritti. 
Le descrizioni danno a forme note (l'acqua, la candela, una giovane madre, il pane) una sorta di "vitalismo" anomalo, surreale. 
Non solo alberi e animali e persone, ma anche le pietre e i "ciottoli", materia inorganica per eccellenza, sono forme vitali inserite nel grande circuito del divenire universale, dotate di "evidenza" propria. 
E' questo il tentativo messo in atto da Ponge. 
Una sorta di "neo-naturalismo materialista"che invita a "riproporzionare" l'umanità, e "Appunti per una conchiglia" ne è il manifesto (ed uno dei segmenti più riusciti). 
Tuttavia. 
Il titolo originario del libro è "Parti pris des choses, compte tenu des mots". 
Non si può fare a meno di "descrivere" senza tener conto del linguaggio, delle parole. 
Molte, troppe pagine "grondano" di retorica. 
(di insostenibile retorica)


* altre divagazioni e alcuni poemetti



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