giovedì 26 settembre 2013

Noi del Rione Sanità - Antonio Loffredo

Il libro non ha “valore letterario”. 
E’ la testimonianza, un po’ retorica (gli obiettivi formativi prefissati) e un po’ appassionata, di un parroco che è stato chiamato a “gestire” una comunità e un territorio difficili, e che ha trovato nella cultura la chiave di volta del cambiamento. 
E’ la testimonianza di un parroco che se avesse fatto solo un terzo delle cose che scrive di aver fatto, meriterebbe una statua d’oro .
Ne ha fatte più di un terzo (le altre le devo verificare). 

http://www.catacombedinapoli.it/index.asp

Certo, la Sanità non è un agglomerato di celle con niente attorno se non altre celle e strade e munnezza, un piccolo vantaggio Don Antonio pure ce l’ha avuto, però chissà come mai prima nessuno ci aveva pensato alla storia ai monumenti alle tradizioni, alla cultura che è lievito che può dare il pane.

Tanti preti che blaterano solo, e pure a dire messa sopra l’altare ci vanno con la scorta (ma non solo i preti) dovrebbero imparare dal racconto di questa esperienza qual è la differenza tra il dire e il fare. 
Di mezzo non c’è solo il mare, ma la dignità.

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